Pavel Berman: il violino come Voce dell’Anima

Il grande violinista Pavel Berman, premio Paganini a soli 17 anni, nome di grande e riconosciuta fama sarà protagonista di uno straordinario concerto, con un programma che celebra due autori di straordinaria dimensione :  Jean Sibelius e Edvard Grieg. Pavel Berman, acclamato violinista e direttore d’orchestra, è un artista di grande prestigio internazionale e il programma della serata in cui sarà impegnato prevede:

  • Concerto per violino e orchestra in re minore op. 47 di Jean Sibelius
    Una delle composizioni più celebri e affascinanti per violino e orchestra, questo concerto è un vero gioiello del repertorio violinistico. Ricco di sfumature emotive, il lavoro di Sibelius alterna momenti di intima malinconia a passaggi di virtuosismo trascinante. Pavel Berman, con la sua straordinaria tecnica e sensibilità, offrirà al pubblico una lettura intensa e appassionata di quest’opera, tra i punti più alti della produzione sinfonica del compositore finlandese.
  • Suite n. 1, op. 46 e Suite n. 2, op. 55 da Peer Gynt di Edvard Grieg
    Le due suite di Peer Gynt, tratte dalla celebre musica di scena composta da Grieg per l’omonimo dramma di Henrik Ibsen, rappresentano uno dei massimi capolavori della musica orchestrale romantica. La Suite n. 1, op. 46, comprende brani immortali come Il mattino, con le sue melodie serene e pastorali, e Nella sala del re della montagna, dall’atmosfera oscura e crescente tensione. La Suite n. 2, op. 55, offre invece un viaggio tra mistero e drammaticità, con pezzi suggestivi come Il lamento di Åse e La danza di Anitra. Una narrazione musicale intensa e vibrante, capace di evocare paesaggi sonori evocativi e intrisi di mitologia nordica.

 Ha detto Pavel Berman:
“Interpretare Sibelius e Grieg è come immergersi in due mondi diversi, ma altrettanto potenti. Sibelius, con il suo lirismo intenso e drammatico, contrasta magnificamente con le atmosfere fiabesche e quasi teatrali di Grieg. Sarà un viaggio musicale attraverso emozioni profonde e immagini vivide.”  Nato a Mosca, ha iniziato gli studi al Conservatorio Čajkovskij per poi proseguire alla Juilliard School sotto la guida di Dorothy DeLay e Isaac Stern. La sua carriera è decollata con la vittoria del Primo Premio e Medaglia d’Oro al Concorso Internazionale di Violino di Indianapolis nel 1990. Da allora, Berman ha collaborato con orchestre di rilievo come la Staatskapelle di Dresda e l’Orchestra Sinfonica di Dallas, esibendosi in luoghi iconici quali Carnegie Hall e il Teatro alla Scala.

Noto per le sue interpretazioni potenti e tecnicamente impeccabili, Berman ha dichiarato in diverse interviste: “Ogni nota è un’opportunità per esplorare e condividere le emozioni più profonde attraverso il violino”. Egli ritiene che la musica non sia solo una questione tecnica, ma soprattutto un mezzo per connettersi emotivamente con il pubblico. In un’intervista ha aggiunto: “Il mio obiettivo è sempre quello di trasformare ogni esibizione in un’esperienza unica per chi ascolta“​ ( da premiopaganini.it ).

Le sue registrazioni hanno riscosso grande apprezzamento da parte della critica, che ha lodato la sua capacità di sfruttare al massimo la potenza sonora del suo Stradivari “Maréchal Berthier” del 1716​.